- Rassegna Stampa: Nii Progetti Magazine
L’area di via Ravenna si colloca sul limite fra il villaggio storico di San Donato, un sistema urbano aperto a bassa intensità inserito nella città-giardino, e il nuovo Centro Direzionale Eni, un sistema chiuso formato da un unico complesso edilizio che risolve al suo interno la forma urbana, una specie di città nella città.
La peculiare condizione dell’area costringe il tema di progetto su una soglia fra due forme urbane antitetiche e suggerisce la formazione di un elemento terzo, in grado di mediare fra loro.
Il progetto prevede un sistema completamente aperto e permeabile, in linea con il reticolo storico, costituito da due torri analoghe. Queste arretrano sia rispetto al filo stradale, sia rispetto alla propria impronta, rapportandosi per volumetria e altezza al nuovo Centro Direzionale. Ogni torre è impostata su 3 elementi sfalsati l’uno sull’ altro sia in pianta sia in alzato, allo scopo di snellire la figura. Lateralmente, la disarticolazione fra sistema parete e corpo edificato compone un disegno costituito da una serie di quinte monolitiche che superano le reali geometrie del fabbricato. Le teste dei volumi sono invece tutte risolte da grandi tamponamenti vetrati. L’articolazione viene accentuata dalla sequenza dei terrazzi posti sui lati minori, in corrispondenza delle principali linee compositive. Al piede delle torri si sviluppa il disegno del giardino che, privo di recinzioni, viene sostanzialmente restituito all’ intera comunità, divenendo parte della città.