Milano, 2005

Residenza

L’area d’intervento è inserita in un contesto caratterizzato dalla grande diffusione di spazi a verde. In questo senso il nuovo edificio nasce da un giardino, lo ritaglia e lo include nel disegno, lo pone al servizio della residenza e vi si immerge, diventando contemporaneamente recinto, quinta architettonica e cornice del giardino stesso.

Committente Privato (concorso)

Dati progetto Lotto 2.430 mq
Progetto 2.430 mq
Volumetria 7.290 mc

Attività Progettazione preliminare

Team Federico Colletta
Con: Fabio Gobbin, Gianpaolo Tomasi, Angela Benati
Rendering: Utopix

Rispetto a tali premesse lo schema adottato, un impianto a corte aperta, si configura come la matrice tipologica più idonea, in grado di connettere architettura e paesaggio, esterno ed interno. L’impianto, pur nelle differenze dimensionali e geometriche rispetto all’ immediato contesto, si relaziona con le corti esistenti su via Ciardi e Newton e risolve l’elemento di testa su di piazza Esquilino. L’intervento si struttura attraverso l’articolazione di un edificio composto da un elemento trasversale, sul quale si attestano i percorsi orizzontali ed il volume produttivo, cui si integra e sovrappone una doppia stecca di residenze. Il corpo trasversale costruisce un doppio fronte risolto mediante un portico aperto sia verso corte sia su piazza. Il doppio fronte è immediatamente rilevabile in corrispondenza del blocco scale centrale, da entrambi i lati trattato come un portale molto alto attraverso il quale è possibile percepire i volumi della corte dalla piazza e viceversa. Il corpo laboratori è risolto esternamente da grandi vetrate volte a comunicare il senso di un’operatività visibile, un sistema ulteriormente arricchito dai frangisole posti sul limite dei ballatoi.
My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare.