Milano, 2020

Servizi collettivi

L’intervento si inserisce nell’area verde del parco Cassinis, periferia Sud Est di Milano, un’area che, nonostante gli sforzi di riqualificazione del Comune e di Italia Nostra, fatica a risollevarsi. Oltre il Corvetto e la stazione di Rogoredo, stretto in una cintura di quartieri «difficili», il parco mostra infatti un diffuso degrado legato al mondo della microcriminalità e della droga, tristemente noto alle cronache.

Committente Privato

Dati progetto Progetto 1000 mq

Attività Progettazione preliminare

Team Federico Colletta
Collaboratori: S. Gigliotti, M. Cucinotta

Allo scopo di contrastare tale fenomeno, Team Polizia Milano, in collaborazione con Italia Nostra, propone di realizzare nel parco nuove attrezzature per attività sportive capaci di attrarre maggiormente i cittadini e moltiplicare le occasioni di socialità. Lo scopo è quello di invitare i milanesi a vivere il parco quotidianamente, in modo che tutti possano riappropriarsi di un luogo che rimane cruciale in una zona complessa come questa. La proposta di utilizzare lo sport «en plein air» come veicolo per valorizzare il parco non è certo nuova, ma proprio perché collaudata, permette di ipotizzare un recupero concreto dell’area. L’iniziativa, adeguatamente supportata dalla presenza delle istituzioni e dalle associazioni del territorio, potrebbe rappresentare infatti un nuovo presidio di legalità e fare da volano a manifestazioni ed eventi che, utilizzando le nuove strutture, possono contribuire a favorire la vitalità e la socialità di tutto il quartiere. La nuova iniziativa amplierebbe le potenzialità di attività già esistenti quali i «percorsi vita» e il «percorso mountain bike», aumentando le occasioni e le possibilità di rivitalizzazione dell’area. L’esempio che si vuole seguire è il precedente milanese del Velodromo al Parco Nord. Aperto nel 2005 l’impianto è diventato una delle attrezzature sportive più richieste: una pista da ciclismo di velocità con un anello ellittico destinato ad accogliere comuni cittadini, ciclisti dilettanti, semplici appassionati ma anche eventi sportivi importanti. L’inserimento della struttura ha avuto ricadute positive per l’intera area intorno alla pista il cui disegno e cura del verde offrono oggi ai frequentatori l’occasione di partecipare a gare o, più semplicemente, di trascorrere il loro tempo libero animando il parco. Un antidoto naturale al degrado e all’incuria, un esempio positivo che, traslato nell’area del parco Cassinis, potrebbe rappresentare l’occasione di risollevare l’intera area. Il progetto prevede di attrezzare nel parco un velodromo a cielo aperto, corredato di un volume di servizio destinato a bagni e spogliatoi da collocare in prossimità del parcheggio, a ridosso dell’area d’ingresso. La collocazione del velodromo viene individuata in area non intensamente boschiva, in modo da minimizzare l’impatto del nuovo elemento sugli impianti arborei esistenti. L’area individuata prevede minimi interventi di scarifica e livellamento del terreno ed una rapida costituzione delle stratigrafie necessarie alla realizzazione della pista, nelle sezioni e pendenze convenzionali previste. I materiali di rivestimento della pista utilizzeranno asfalti green di nuova generazione drenanti, ecosostenibili e riciclabili, conformi ai più moderni criteri ecologici d’intervento in edilizia. L’idea di progetto viene sviluppata in tre possibili varianti che differiscono unicamente in ordine alla posizione e all’ampiezza del velodromo. Nella soluzione 1 e nella soluzione 3 vengono valutati anelli di pista della lunghezza di circa 500ml (piste analoghe al velodromo del Parco Nord), adatte al più ampio pubblico di ciclisti. La soluzione 2 è concepita invece per una pista più contenuta (330ml), che consente comunque la possibilità sia di gare regolari, sia di un uso per semplici appassionati.
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