- Rassegna Stampa: Corriere della Sera | Il Foglio
Al 9 di via Gassendi, storica sede della UNIVERSAL, il magazzino è una Wunderkammer stipata di documenti e oggetti d’ogni sorta: i freni, naturalmente; ma anche disegni tecnici, prototipi, cataloghi, scatole d’imballaggio, lettere, ritagli, cartoline, bozzetti, trofei… Molto di quel materiale confluisce in questa mostra dedicata all'azienda dei Fratelli Pietra, una storia i cui frammenti svelano molto più di quello che si vede. Sono riflessi un’epoca e sogni possibili in una sola città: Milano.
Collocata all'interno di un'area di forma irregolare frammentata da elementi strutturali, la mostra si ritaglia un spazio autonomo. In che modo? Moltiplicando il numero delle colonne esistenti. L’idea trasforma il progetto di allestimento nel progetto di una piccola sala ipostila, un ambiente in cui la percezione d’insieme è continuamente interrotta da elementi singolari (le colonne) che attirano l’attenzione del visitatore. Qui la colonna è insieme contenitore e contenuto, espositore per gli oggetti ed essa stessa oggetto, forma della mostra e momento del percorso espositivo, un circuito a tappe, come una gara ciclistica. Ogni colonna ha dimensioni adeguate ad ospitare sia le nicchie per gli oggetti da esporre (fisici o video), sia un rivestimento esterno fatto di rassegne stampa dedicate, manifesti, immagini, progetti e bozzetti pubblicitari. Le nicchie hanno interni molto colorati in genere in rosa e in giallo, colori che rimandano al Giro e al Tour. In un solo caso sono stati utilizzati i colori iridati: per la colonna interattiva i cui contenuti vengono azionati tramite un meccanismo realizzato con Freni Universal.
Lo studio si occupa dell'intero percorso di progetto, dalla sua ideazione fino ai disegni di dettaglio, dirigendo le attività di cantiere durante la realizzazione.